I Dabus

I Dabus sono i servitori della Nostra Temuta Signora, Sua Serenità la Signora del Dolore. La Sua volontà è la loro volontà. Sono i primi abitanti di Sigil, nativi nel vero senso del termine. Non esistono documenti, racconti e nemmeno dicerie su un tempo in cui i Dabus non erano presenti, custodi silenziosi della Città delle Porte. Alcuni tra i saggi dicono che i Dabus hanno costruito Sigil ed è per questo che la curano come mai nessun Prigioniero potrebbe fare. I Dabus sembrano considerare Sigil una vera e propria padrona, proprio come la Signora, ed è per questo che eter­namente la ristrutturano e aggiustano, piazzano ciotoli, scavano per riparare tubature, tagliano la Razorvine, ricostruiscono i tetti, sbiancano le pareti e puliscono le strade. Spesso distruggono sezioni che ritengono indegne (per motivi che solo loro cono­scono) e ci costruiscono sopra nuove strade. Stranamente, quando sono interrogati, rispondono che è stata la città stessa a crearli. Nessuno è sicuro dicosa questo voglia dire, anche perché loro raramente approfondiscono il concetto. Le loro vaghe spi­egazioni sono sempre enigmatiche. Le case dei Dabus sono nel profondo sottosuolo; alcuni Prigionieri sostengono che l’intero underground è cavo e ospita i rifugi dei Dabus, mentre la superficie è solo la parte di Sigil aperta al pubblico. Dicono che la vera città è un labiritino groviglio di tunnel, magazzini, dungeon e corridoi che sono rimasti inviolati da eoni. Altri (forse meno proni all’esagerazione, forse meno inclini ad accettare la verità) credono che i rifugi dei Dabus sono poco profondi, come le tane delle volpi o i nidi degli slaadi: semplici buche che offrono riparo. Le più oscure dicerie affermano che i Dabus vogli­ono restituire a Sigil l’aspetto che aveva prima che le razze planari la invadessero, quando la Gabbia era completamente in mano loro.

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